Courtney Barnett.
Finalmente certi immediatezza, freschezza, giovinezza, splenn in musica rock. Tensione elevante in catartici crescendo, elegantemente "punk" e rabbiosi, in musica rock. Che prendessero esempio i tanti strimpellatori senz'anima, ossia senza "rock", sedicenti tali, in giro. 27 anni, disco di debutto nel 2015 (segnalato da Rumore nella sua classifica di fine anno). Di viaggi per il mondo lei ne avrà probabilmente fatti già parecchi, ma a differenza di tanti suoi coetanei occidentali, specialmente nella sua camera (e per "mondi" quindi....). Echi tracimati perfino di Reed, Velvet Underground, Bowie, P. Smith oltre che di quell'onda di rock americano dei primi anni 90 e di certo pop britannico non mainstream dello stesso periodo; ma la sua sensibilità speciale, quella di una ventisettenne...e mai e non più ventisettenne..... "Small poppies" e "Canned tomatoes": per il sottoscritto 2 pezzi di rock come non se ne ascoltavano forse da anni; e si, ciò anche per demerito degli altri, per il desolante panorama circostante. Buona anche dal vivo (e ancor di più che in studio probabilmente): https://www.youtube.com/watch? https://www.youtube.com/watch? https://www.youtube.com/watch? https://www.youtube.com/watch? https://www.youtube.com/watch? https://www.youtube.com/watch? https://www.youtube.com/watch? https://www.youtube.com/watch? |
L' esperienza che è il film "The Master" di P. T. Anderson. Uno dei vertici delle visioni recenti e non solo, certamente assimilabile a quasi nient'altro di "cinematografico". Dalle vettrici costantemente puntate e spingenti fuori, oltre il film stesso dall'inizio fino alla fine del suo in-volgersi. Un filn che col mistero umano di cui si carica si pone incategorizzabile fuori dalla storia del cinema stesso. Esso è camere d'azione per il nulla, per le condizioni esistenzi ali dell' abbandono e della soitudine umani. Con e contro le quali si agisce con incongrua imprevedibilità, ferma, tenera, cupa, stanca, rabbiosa, ironica, amorevole, veemente, cruda, sorridente disperazione... Un corpo celeste splendidamente e autonomamente fluttuante dentro e sopra il mistero della condizione umana, aperto tra il tutto e il nulla, meraviglia fuori del comprensibile.
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