Ancora notizie dal fronte in tv, da un certo fronte poco visibile, anche oggi.
La violenza sulle donne e l'oppressiome della loro individualità, spesso legate di converso al tentativo di riscatto di una propria, repressa e misera, in tutte le loro forme quali anche le meno evidenti mortificazioni, le offese e "strigliate" indebite date per "giustificate" e tante volte reiterate da indurne l'autore, l' oggetto e in certi casi chi assiste ad avvertirle come "normali", le etichette squalificanti e sentenziatrici, i pretesti di comdo addotti a "motivazioni", l'ira e l'insofferenza ostentate, il sottile e tacito ricatto psicologico, lo sfogo e la rivalsa dei propri fallimenti e frustrazioni intimo-personali, quotidiani ai danni delle donne (a loro volta spesso non consce di ciò, interiormente lacerate e come anestetizzate nel buio dell'abitudine) attuati da piccoli uomini bisognosi di madri invece che di compagne donne, rappresentano veramente una delle cose più vili, meschine e insopportabili che possano manifestarsi. Oltre che fortemente dannosa e deprimente, in grande scala, di una comunità. Fenomeno molto diffuso e trasversale in Italia: si verifica anche nelle (comodamente) "private" e "protette" mura domestiche delle "migliori famiglie", a volte lungo il corso di vite intere. Segno macroscopico di sotto-cultura marcia e degenerazione patriarcalistica. Del quale possibile e probalbile effetto, tra gli altri, è proprio il compromettere se non il privare i figli, laddove questi siano, del ruolo fondamentale della propria madre, piegata com'è a fungere da madre disqualificata ed esclusiva al proprio consorte, in modo del tutto innaturale.
Che si faccia entrare aria pulita tra queste mura maleodoranti, sarebbe auspicabile, e che le donne prendano attivamente voce e spazi decisionali e di dignità a partire dalle relazioni entro gli ambiti familiari; e si diano e diano, donino a questo povero paese un sano ed intelligente femminismo, vigile ed intransigente sui punti di diritti fondamentali, così come da tempo è in altri paesi (civili): questo paese tutto, e con esso quindi gli stessi uomini che lo abitano, ne ha bisogno come l'aria. Ne va delle sue sorti.

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